Viviamo un’epoca contrassegnata dal gusto della provocazione e della trasgressione. Nel pensiero, nell’eloquio, negli scritti, nei social, nelle azioni. Persino nelle Istituzioni e nella politica.
Non discuto l’opera, che non mi concede particolare emozione (ma è evidentemente un sentimento del tutto soggettivo), non discuto la collocazione, che ... (utente e password richiesti)
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